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I Love Mammy in Montecarlo: come sopravvivere a una vita glitter (Silvia Alonso)


Non è facile sopravvivere a una vita glitter. Perché, come giustamente ricorda il proverbio, se l’abito non fa il monaco e una rondine non fa primavera, una rondine monegasca sul giusto abito già può candidarsi a icona chic dell’universo modaiolo. Un universo in cui si muove disinvolta e sagace la protagonista del romanzo, Sylvie Labella, brillante mamma italiana dall’ironia tagliente e dalla simpatia travolgente. Tranne il fatto che, tacco dodici a parte (l’unico a essere perfettamente sincronizzato con “la Città dei Glitter”), Sylvie si sente un pesce fuor d’acqua. Uno di quelli che ha difficoltà ad andare d’accordo persino coi pesci meno grossi del Museo Oceanografico, principale attrazione turistica della città.
E così, tra avventure alla Sex and the City e ispirazioni in stile “Shopa-holic”, dove non mancano di certo le gag divertenti e persino gli scontri con agguerrite nemiche, Sylvie e il suo amato bimbo Luchino ci portano per mano in una Montecarlo da sogno, la cui vita è apparentemente fatta di feste fiabesche, boutique principesche e... tanto fumo negli occhi, con poco arrosto di sincerità per chi volesse spiccare il volo verso altre mete.
Uno sguardo sagace, ironico e divertente sulle diversità sociali e gli scontri culturali della modernità, anche se si tratta di relazionarsi con i vicini di casa di sempre, quando a dividere è una fitta catena alpina a volte invalicabile, come quella dei pregiudizi.
Con uno sguardo divertito e arguto, Sylvie ci ricorda che le sfide della donna di oggi non finiscono mai. Come quella di conciliare maternità e modernità, senso di inadeguatezza dell’essere mamma e voli pindarici che ci riportano a ritornare le ragazze di una volta, che ballano Zumba, seguono i corsi di pole dance e sognano di incontrare prima o poi il Vasco Rossi dei loro sogni. Pur vivendo a Montecarlo.

 

 

Oggi vi parlo di un chick-lit molto simpatico, e ringrazio subito l'autrice per avermi omaggiata del suo libro.

Si presenta come un vero e proprio manuale di sopravvivenza con cui la protagonista, Sylvie, ci porta direttamente nella sua vita a Montecarlo.

Sylvie si presenta come una giovane mamma esuberante, dalla parlantina sciolta che, da italiana, si ritrova a vivere nella più snob e patinata Montecarlo assieme al figlioletto, Luchino, come lo chiama affettuosamente lei. 

Non si tratta di una vera e propria storia ma, più che altro, Sylvie stessa ci racconta cosa le succede, come affronta le "normali" situazioni di vita, e tutto ciò viene fatto con ironia e simpatia!
Quindi la conosceremo tramite i momenti che affronta, dall'occuparsi del figlio, al crearsi nuove amicizie, dal "vivere" la città, e persino, dallo shopping!

Ma il libro non è solo questo: ai capitoli di "vita quotidiana" di Sylvie si alternano vere e proprie lettere che la stessa protagonista si sente in dovere di scrivere a numerose figure istituzionali e non, con suggerimenti su come apportare migliorie a ciò che in realtà appare già perfetto! Tant'è che non riceve risposte, ma questo non la porta a demordere nelle sue intenzioni di essere una "cittadina modello"!


Trovo che sia tutto molto "ricco" e forse questo fa perdere l'attenzione dalla protagonista stessa!
Il fatto di non esserci una vera e propria storia, nè personaggi che interagiscono tra loro, ma solo la presenza di un racconto di ciò che Sylvie vive, dopo un pò mi distrae e, personalmente, non è ciò che amo di più in un libro.

Ciò non toglie che la storia è comunque ben scritta, e l'autrice riesce, tramite Sylvie, a portare a galla  temi più profondi: dalle differenze culturali tra due paesi, alle difficoltà e la solitudine che una giovane mamma può vivere in un mondo dove l'apparenza spesso conta più della sostanza!
Sicuramente un bel messaggio!


Se siete quindi amanti di questa tipologia di storie, potrebbe fare al caso vostro!


Valentina



L'autrice:


Pseudonimo di Silvia Aonzo, avvocato civilista milanese. 

Dopo la brillante formazione umanistica e una borsa di studio Erasmus a Parigi si specializza in diritto internazionale ed abbraccia giovanissima la carriera forense.

All’arrivo del primo figlio trova il coraggio per un’inversione di rotta, decidendo di lavorare come consulente legale solo part-time per coronare il suo sogno di dedicarsi alla scrittura e di prendere una seconda laurea in lettere. Sue passioni di sempre: il flamenco, la danza orientale, la mitologia, lo yoga e l’esoterismo.

Esordisce già molto giovane con le sue poesie (una delle quali, “Inverno africano” viene premiata da Alda Merini al Casello del Belgioioso - Pv-, nel 2009, concorso “Poesia dorsale”). Nel 2006 pubblica con Altrimedia Editore la favola poetica “Il morso del serpente”, dal quale trae la sceneggiatura per l’omonimo spettacolo danzato rappresentato al teatro La Scala della Vita, Milano con la partecipazione dell’amico scrittore Andrea g. Pinketts.

A dicembre 2019 esce per i tipi di Genesis Publishing il suo primo vero romanzo (un chicklit) “I love Mammy in Monte-Carlo – come sopravvivere a una vita glitter”. Con L’angelo veste Sado si aggiudica la finale del Premio Nabokov 2020 per il romanzo inedito. Sta attualmente lavorando ad altri romanzi anche per ragazzi, e a raccolte di favole”.

Altre pubblicazioni a cui ha collaborato con i suoi racconti: Aa.Vv. « Sulle ali della primavera » e  «Tenebrae- verso un mondo oscuro e ammaliante» (Genesis Publishing, aprile e ottobre 2020) «Halloween all’italiana 2020 », « Natale Horror 2020 », « Z di Zombie » (Letteratura Horror, ottobre e dicembre 2020; aprile 2021); « Avventure al volante » (Rudis Edizioni, marzo 2021), «Gente di Dante » (in pubblicazione), Antologia Premio Città di Grottammare (in pubblicazione), Storie di Donne, Premio Letterario Comune di Arco (in pubblicazione), « Diari in motocicletta » (Rudis Edizioni, giugno 2021).

Tra il 2020 e il 2021 i suoi racconti sono stati premiati ai seguenti concorsi di narrativa : Premio di poesia e narrativa Giovanni Bertacchi (finalista con « Solange »); Premio di letteratura al femminile Laurizia (3° posto con « cieli immensi »); Premio Metamorfosi (poesia finalista « Eros di stelle »); Premio Città di Grottammare (menzione d’onore per il racconto « Le sabbie mobili ») ; Contest Letterario L’Automobile (racconto « La doppietta »); Premio Internazionale Creati-Vita Inferno Dantesco (2° posto per « Ready Infernum Player ») ; Premio Storie di donne Comune di Arco (2° posto per « Street Bob striptease »); Premio Bukowski (finalista con la poesia « quello che le suore non dicono ») ; menzione speciale per la favola « La principessa serpente » al Premio Jean De La Fontaine.

Cura il proprio blog : www.silviaalonsowriter.com dove si occupa anche di recensioni di romanzi e film. Dal marzo 2021 collabora, con le sue favole e racconti esoterici, per la rivista online « karmanews.it » curata dalla giornalista Manuela Pompas.

 

 


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