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lunedì 25 marzo 2024

REVIEW PARTY: Il Metodo Redzminski (Diletta Marcheggiani)






Varsavia, 1969
Se hai combattuto i nazisti dovresti essere ricordato come un patriota, un eroe, una leggenda.
Soprattutto se hai volato per la resistenza polacca e hai la Rota tatuata sulla pelle.
Invece no, per tutti sono solo “l’amico matto di Kenneth Kot”. Quello infestato dai fantasmi della guerra e con cui è meglio non parlare di certi argomenti.
E persino il mio migliore amico mi ha ferito, quindi dopo aver scoperto la verità sulla missione a St. Tropez, cos’altro dovrei fare se non tornare a Varsavia, dove tutto è cominciato?
Sarebbe andato tutto secondo i piani se non avessi incontrato lei, Ewelina Szeliga, frizzante cacciatrice di tesori, e quell’altro, Armand de Molay, discendente dell’ultimo Gran Maestro dei Templari, entrambi convinti di poter trovare il tesoro dell’Ordine proprio qui, in Polonia.
Il patto con Ewelina è semplice: lei mi ospita e io l’aiuto a ritrovare il tesoro perduto.
Niente può andare storto, perché lei non è il mio tipo e io non sono il suo… forse.

Io devo fare i conti con il passato.
Lei aspira a fare la scoperta archeologica più sensazionale di tutti i tempi.

Perché il tesoro potrebbe essere legato al mio passato, mentre Ewelina al mio futuro più di quanto immaginassi.




Spin-off di "The Dreambreaker", uno spy romance di cui trovate la mia recensione sul blog.
Ringrazio subito Diletta per avermi coinvolta anche in questa nuova avventura!


Un protagonista diverso dal precedente, Lukasz, un eroe di guerra i cui strascichi sono difficili da gestire.
Soprattutto nel momento in cui ti senti tradito anche dal tuo migliore amico.
Allora, l'occasione per ricominciare, si presenta quando una giovane cacciatrice di tesori, Ewelina, chiede il suo aiuto per recuperare un importante bottino!

Un patto che dovrebbe essere "indolore" per Lukasz e Ewelina, ma che avrà dei risvolti inaspettati per entrambi!


In "The Dreambreaker", Kennet e Tatiana si sono mostrati come due "macchine da guerra". La loro storia è stata una vero e proprio mistero da risolvere!
Lukasz ed Ewelina invece, a dispetto del motivo per cui si conoscono, e cioè la ricerca di un importante tesoro, mostrano principalmente le loro fragilità, le loro paure, il loro considerarsi "imperfetti".
E questo è l'aspetto che mi è piaciuto di più dell'intera storia. 

Lukasz ha vissuto la guerra, ne è uscito "vincitore" all'apparenza, dovrebbe considerarsi un uomo di valore.
Invece in lui ci sono sentimenti opposti.
Si vede come un uomo a metà, uno uomo "strano", che non riesce ad andare avanti con la sua vita.
Il viaggio che intraprenderà con Ewelina, per lui sarà un momento cruciale.
Un modo per fare i conti con quello che ha vissuto con la guerra, ma non solo.
Infatti affronterà problemi più personali, legati alla famiglia, e forse, grazie a questo riuscirà a chiudere definitivamente col passato e a guardare avanti al futuro.

Ewelina è una cacciatrice di tesori, un'attività non sempre "legale", che la porta a mentire soprattutto alla famiglia.
Una famiglia in cui è sempre stata considerata la "pecora nera", quella diversa.
E, seppur appaia come una ragazza che sa il fatto suo, intraprendente e determinata, gli effetti dell'opinione familiare le provocano insicurezze e paure di non essere mai abbastanza.
Anche per lei questo viaggio sarà motivo di scoperta di se stessa, e soprattutto troverà il coraggio di mostrarsi per quella che è davvero?

Due protagonisti che mi sono piaciuti molto!
Una storia dove entrambi devono imparare soprattutto ad accettarsi, con i loro pregi, i loro sbagli, le loro paure.
Ho trovato altrettanto piacevole la presenza dei personaggi secondari. Ritrovare Kennet e Tatiana, sempre con la loro insolenza sopra le righe, hanno dato vita a momenti irriverenti e simpatici!


Consigliato!


Valentina




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