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martedì 25 marzo 2025

REVIEW TOUR: Paradiso - City of Woe #3 (Maria Antonietta Capasso)





Lui è un angelo caduto, spietato e tormentato, il braccio armato di una famiglia che non conosce pietà.
Lei è un cigno nero, intrappolato in una gabbia dorata, che dietro la maschera cela un cuore spezzato e fame di libertà.

Samael è il figlio prediletto di Elia Santacroce, cresciuto nell’ombra, addestrato a servire come una macchina perfetta di obbedienza e morte. Ma quando decide di volere di più, il suo cammino si incrocia con quello di una donna che non avrebbe mai dovuto sfiorare.
Lilith è dolce solo in apparenza, fragile agli occhi di chi non vede oltre la superficie. Dietro il suo sorriso glaciale si nasconde un’anima ribelle, intrappolata in un destino che non ha scelto. Samael è attratto da lei come da un fuoco proibito, ma il loro legame rischia di ridurre in cenere tutto ciò che li circonda.
Tra vendette, tradimenti e giochi di potere, ciò che li unisce sfida ogni legge e ogni confine. In un mondo dove nulla è ciò che sembra, scopriranno che l'amore muove il sole e le altre stelle, ma le luci del Paradiso possono essere tanto accecanti quanto impossibili da raggiungere.

In una rete di segreti e passioni, riusciranno Samael e Lilith a riscrivere il loro destino o saranno condannati a perdersi per sempre?




Oggi vi parlo del capitolo finale della "Ciy of Woe Series", e inizio ringraziando Maria Antonietta per la possibilità di leggerla in anteprima.

Una serie intensa, contorta, indecifrabile, come lo sono i fratelli Santacroce e il mondo a cui appartengono.
E sicuramente, Samael, si dimostra il più oscuro e ambiguo.

Samael viene cresciuto dal padre come una macchina da guerra per essere il suo successore.
Vediamo un ragazzino che cresce nel ricordo della madre, con la sua stessa passione per la musica.
Una passione che viene però vista come una debolezza dall'unico genitore che gli e' rimasto.
Il suo destino è servire Elia Santacroce, un padre spietato, violento, a capo di un clan che è sempre stato messo al primo posto a discapito della famiglia, soprattutto dei figli.
Il risentimento, la voglia di vendetta crescono con Samael, che, pazientemente, aspetta solo il momento giusto per soverchiare il regno paterno e liberarsi di lui.
L'unica luce che si concede, e che non dovrebbe, è Lilith, la ragazzina che con la sua apparente fragilità, lo guarda per quello che è e non per quello che rappresenta.

Lilith, allo steso modo, vive in una prigione dorata.
Così come le protagoniste precedenti, da lei ci si aspetta una donna devota, remissiva, una figura marginale accanto ad un uomo potente scelto dalla famiglia.
Una famiglia che ha dei piani ben precisi per lei, che non si preoccupa dei suoi desideri e dei suoi sogni.
Lei rappresenta solo un mezzo per raggiungere i loro scopi!



In apparenza Lilith e Samael hanno due ruoli ben definiti.
Vittima e carnefice.
Prigioniera e carceriere.
In realtà, questi ruoli durante la lettura diventano molto labili e indefiniti.
Perché una prigione non è solo quella fisica, come lo e' per Lilith.
Ma è soprattutto quella mentale, e forse, in questo caso, Samael è quello che deve combattere un inferno personale, una lotta contro se stesso, i suoi desideri, la sua ossessione per colei che è diventata una distrazione ma anche la cura per la sua anima.


Rispetto ai volumi precedenti, la storia è più "corale", perché Samael non è mai solo, ha un gruppo di amici, compagni pronti a seguirlo in ogni suo folle piano.
E qui, entrano in gioco Michael, Uriel e Gabriel, "gli Arcangeli", ragazzi cresciuti nel suo stesso ambiente, affamati di rivalsa e voglia di trovare il loro posto come futuri capo regime delle rispettive famiglie.
Le figure di questi ragazzi sono altrettanto oscure e ricche di sfaccettature e controsensi, ma quanto li ho amati!

Ritroviamo poi Dante e Virgil, gli altri fratelli Santacroce, ognuno alle prese con le proprie battaglie personali.
E il legame tra i tre fratelli, trova finalmente modo di sbocciare nonostante le difficoltà, le differenze caratteriali, le incomprensioni, i silenzi.


E ultima, ma non per importanza, la musica.
Il collante tra Samael e Lilith, ma anche l'elemento che porta pace nei loro cuori.
Sam e Lilith comunicano grazie ad essa, entrano in connessione senza bisogno di parlarsi.
E solo quando suonano e danzano, riescono ad essere semplicemente due ragazzi senza le aspettative che portano sulle spalle.



Un amore totalizzante, intenso, in grado di abbattere ogni limite.
Si chiude così un cerchio, dove ognuno dei fratelli Santacroce, in modi diversi, raggiunge quello che è sempre stato il suo obiettivo.


Una serie che non posso non consigliarvi per le emozioni intense che é riuscita a suscitarmi!


Valentina







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