Oggi quindi ultimo estratto tratto dal libro, in attesa di dirvi cosa ne penso!!!
«L'esercito
non ti ha cambiato di una virgola» tuonò e le sue parole rimbombarono fra le
pareti.
«Potrei dire lo stesso» berciai, livido in volto.
«Potrei dire lo stesso» berciai, livido in volto.
«Phoebe come sta?».Papà
accusò il colpo e abbassò lo sguardo.
«Non la sento da tempo» mormorò appena.
«Stronzate!»
urlai io, scaraventando le mani sulla scrivania.
Papà fece lo stesso.Eravamo
faccia a faccia e i nostri respiri affannati si dissolverono nell'aria.
«Non
usare quel tono con me» intimò, puntandomi con l'indice. I suoi occhi erano inflessibili
come il ghiaccio e non trasparivano emozioni se non rabbia. Nei miei nocciola
zampillavano fiamme di fuoco.
«Altrimenti?»
lo sfidai.Incanalò
aria in grandi quantità, calmandosi. Raddrizzò le spalle, si sistemò la giacca
che inevitabilmente s'era sgualcita sui fianchi e guardandomi appena mi diede
le spalle.
«Sei tornato a casa figliolo e fin quando starai sotto questo tetto,
dovrai sottostare alle mie regole».
Grugnii
contrariato, stringendo i pugni. Poteva pure dimenticarselo che sottostessi
alle sue fottute regole. Non l'avevo fatto in passato e non l'avrei fatto in
quel momento. Se voleva che continuasse l'epoca della ribellione, beh...
l'avrei continuata con piacere.
«Porterai
fede agli impegni presi, nel rispetto della tua famiglia e delle nostre
tradizioni».
«Scordatelo!»
sibilai sotto voce. Lui non si arrestò.
«Ma
soprattutto…» si voltò e mi colpì col suo sguardo di ghiaccio, le sue parole austere,
«starai lontano da Belle».

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