Tutto il mare è nei tuoi occhi (Silvia Ciompi)

Ci sono persone che vedi una volta e ti lasciano subito il segno, come se ti firmassero la pelle con il loro nome e si mischiassero alle tue molecole. Bolognini Mirko, detto Bolo, è una di quelle. Con i suoi tatuaggi sbiaditi, i ricci scombinati e il sorriso più strafottente dell'universo, è entrato nella vita di Gheghe senza avvisare, un pomeriggio d'inverno, mentre fuori il cielo grigio minacciava pioggia, e da lì non è più andato via. E Gheghe non si è nemmeno resa conto di quello che stava succedendo, troppo presa a viverla, la vita, per avere paura. Nessuno dei due aveva mai pensato che amare qualcuno potesse essere così. Così bello, così vero, così pieno di risate, di baci e così doloroso. Anche adesso che sono passati mesi dal loro addio, ogni volta che i loro sguardi s'incrociano è un cortocircuito. Come se nulla fosse cambiato e toccarsi fosse ancora inevitabile. Entrambi sanno di essere troppo diversi per stare insieme: lui fedele da sempre soltanto alla curva dello stadio, perché è lì che ha imparato a camminare, a correre, a guidare il tifo e a prendersi a pugni; lei ai suoi libri, perché è lì che ha iniziato a sognare. Ma l'amore non si può controllare, arriva dritto come un colpo ben assestato che non ti aspetti. Un amore inatteso e travolgente, che sa mordere la vita, come solo a vent'anni si può fare.

Dopo aver amato la storia di Teschio e Camille, non potevo non avere grandi aspettative anche per questa storia.

Credo che l'autrice abbia una capacità di emozionare con le sue parole, che non è facile da trovare.

Tutto quello che si legge riesce ad entrarti sotto pelle come uno dei tatuaggi che rappresentano i suoi protagonisti.

Io, personalmente, sono rimasta ipnotizzata anche in questo caso, e se da un lato non vedevo l'ora di scoprire come andasse a finire, dall'altro non avrei mai smesso di leggere!

Durante il primo libro, Bolo ha mostrato il lato più spensierato di sè, mentre qui verrano a galla tutti i demoni del suo passato e i suoi punti deboli.

E' un personaggio travolgente che, passatemi il termine, è entrato a "gamba tesa" nella vita di Gheghe, giusto per restare in tema calcistico!

Dietro al suo aspetto da sbruffone, c'è però un ragazzo con un vissuto pesante, che ha sofferto, e che forse, almeno all'inizio, non è ancora pronto a crescere.

Questo suo aspetto più "infantile" lo porterà a sbagliare numerose volte, anche se mai con cattive intenzioni.

Margherita è una sognatrice, una chiacchierona, persa tra i suoi libri, anche se la realtà in cui è costretta a vivere non è semplice.

L'abbiamo conosciuta nella clinica in cui era ricoverata Camille, e anche lei si porta dietro gli strascichi di un brutto incidente.

Dovrà imparare nuovamente a vivere la quotidianità che le era stata strappata, e non aveva di certo previsto l'uragano Bolo.

Tra presente e passato, scopriamo l'evolversi della loro storia: una storia che vivrà momenti di passione, dolcezza, ma anche sconforto e dolore! Un turbinio di emozioni che, come lettrice, ho percepito dall'inizio alla fine!

Una storia che vi farà emozionare, ma anche arrabbiare parecchio!

Un altro aspetto che personalmente mi è piaciuto molto, e che è sicuramente più marcato rispetto al libro precedente, è la parte descrittiva dei luoghi in cui viene vissuta la storia. 

L'autrice descrive i quartieri umili dove le persone devono spaccarsi la schiena per andare avanti, dove i ragazzi crescono più in fretta di quello che dovrebbero, che si accontentano di poco ma che quel poco li porta a stringere legami forti e profondi! 

Lo si vede soprattutto dal legame tra Bolo e Teschio, ma anche con Vale, Rico e tutti gli altri ragazzi della curva.

Ed è proprio in questo contesto £reali" che si sviluppa la storia d'amore tra questi due ragazzi che apparentemente non hanno nulla in comune, e che dovranno penare per potersi conquistare il loro lieto fine!

Che dire quindi, l'autrice ci ha regalato un'altra storia intensa e da batticuore!!

Consigliata a pieni voti!!