Lugh, dio celtico della luce, è stato adorato dagli umani di mezza Europa per secoli, ma ora è stato dimenticato.
Grazie alla sua lancia, la cui mira non fallisce mai, Lugh viene scelto tra i quattro guerrieri che devono fronteggiare l’imminente fine del mondo. Peccato che l’arma si spezzi durante il torneo, privandolo di fatto dei suoi poteri. Senza di essa, lui è menomato, e per combattere i Distruttori gli ci vorrà un miracolo.
Quel miracolo si chiama Melanie, vive a Lione ed è una dei pochi umani che ancora lo adorano. Un’umana devastata da una malattia misteriosa, la cui fede nel dio celtico è il solo raggio di luce in una vita fatta di espedienti e lap dance per clienti che chiedono ben più di un ballo privato.
Cos’ha di speciale questa fragile ragazza, a parte essere l’unica in grado di richiamare il potere della lancia spezzata?
Dopo aver conosciuto Seth, il Dio del caos, cambiamo totalmente divinità e Francesca racconta la storia di Lugh, il Dio della luce, il secondo dei quattro guerrieri scelti per salvare il mondo umano.
In che modo lo farà?
Una profezia, quella che lo coinvolge, difficile da decifrare e che porterà le strade di Lugh e Melanie ad incontrarsi e intraprendere un viaggio da Lione fino in Italia.
Un dio quasi dimenticato dagli essere umani, tranne che da pochi, tra cui Melanie, che confida ancora in lui e che, inspiegabilmente, riuscirà a ridare potere alla lancia spezzata di Lugh.
Perchè si, anche in questo caso al nostro protagonista "manca qualcosa" di fondamentale!
Ma, cosa ha di tanto speciale Melanie?
E come la sua vita è legata a quella del dio Lugh?
Lugh è disilluso. Si sente impotente non potendo più contare sulla sua lancia.
L'immagine che abbiamo di lui è più "umana" di quel che si potrebbe pensare.
Vivere tra gli uomini però accentua forse ancora di più ciò che ha perso.
Questo almeno finchè non percepisce Melanie e tutto il potere che lei emana.
Lei lo attrae in un modo inaspettato e, seppur apparentemente non hanno nulla in comune, in realtà non sarà proprio così!
Melanie è giovane e di certo non si può dire che abbia una vita facile.
Costretta a ballare per clienti spesso inopportuni, fatica a gestire una malattia "fantasma" che la porta ad avere crisi improvvise e incontrollabili, ma della quale non sa poi molto.
Conoscere Lugh le darà modo, forse per la prima volta, di sentirsi utile.
Il suo "dono", di cui lei è ignara, la rende unica e speciale.
Se a questo aggiungiamo un uomo affascinante con cui condividere la missione, non le va proprio male?!
Come è successo con Seth e Soledad, devo dire che anche Lugh e Melanie mi sono piaciuti molto assieme!
Cosa potrebbero mai avere in comune un dio e una semplice umana?
Forse nulla, o forse più di quello che entrambi credono!
In qualche modo sia Lugh che Melanie combattono contro le loro debolezze e fragilità!
Per Lugh non è facile essere vulnerabile. E' convinto che tutta la sua forza e il suo potere risiedano nella lancia, e di conseguenza lui si sente debole e inutile.
In realtà, nel momento in cui accade ciò, si può scoprire una forza che nemmeno ci si aspettava di avere! Ed è soprattutto l'amore che nascerà per Melanie a fare la differenza!
Allo stesso modo, Melanie sembra una giovane fragile, ma state certi che al momento opportuno anche lei saprà tirare fuori le unghie! Generosa, altruista, convinta di non aver nulla da perdere, non esiterà a sacrificare se stessa per un bene più grande!
La profezia verrà portata a termine?
Lugh e Melanie troveranno il loro posto nel mondo?
Non avevo letto nulla di Francesca, quindi per me è stata una bella scoperta!
Un secondo volume che mi è piaciuto molto!
Un Lugh più dolce di quello che mi aspettavo!
E che dire...non vedo l'ora di parlarvi del prossimo!
Consigliato!
Valentina
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