Un romanzo che affronta la dipendenza della modernità: il consumismo sfrenato in cui cercare l’illusione di un’identità nuova, priva di difetti e debolezze, per smettere di rincorrere quella felicità impossibile da trovare, se non in se stessi.
Non hai nome perché senti di non possedere un’identità. Hai vent’anni e sembrano già troppi.
Vent’anni sono insopportabili quando sei innamorata di un ragazzo che sceglie tutte tranne te, che ti cerca per usare il tuo corpo e poi sparisce per rincorrere chi gli interessa davvero.
Vent’anni sono un’eternità quando ti trovi bloccata in un posto di lavoro che non ti appassiona e riesci a intrattenere solo rapporti superficiali con le persone che ti circondano.
Queste sono le motivazioni (o le scuse?) che ti racconti per giustificare il tuo shopping compulsivo.
Compri per consolarti, compri per svuotare la testa dai pensieri negativi, compri per ottenere una soddisfazione facile, compri per sentirti bella, compri per essere meno insignificante.
Compri cose che riempiono la tua stanza invece del vuoto che ti divora, compri cose che dimentichi come si dimentica ciò che non si vuole davvero. Compri online, compri nei negozi, compri nuovo, compri usato.
Compri tutto. E tutto non basta.
Sei sommersa di cose che ti soffocano ma non puoi smettere. Perché devi assolutamente trovarlo, il modo in cui poter comprare anche la felicità. Ci riuscirai, prima di toccare il fondo?
Oggi vi parlo di un romanzo diverso dal solito, molto intimo ed introspettivo che affronta una problematica reale e molto attuale: la manca di fiducia in se stessi.
Ringrazio Chiara per la copia omaggio della sua storia.
Un viaggio nella mente della protagonista che cerca di sopperire a ciò che le manca nell'animo, con beni materiali e legami che non lasciano nulla, se non un senso di vuoto e inadeguatezza.
Ogni capitolo è un esempio di comportamento "distruttivo", la mancanza di autostima e di sicurezza inducono una persona ad attuare espedienti pur di avere una parvenza di felicità in una vita che non la soddisfa.
Una relazione sbagliata, un acquisto inutile, il paragonare se stessi a qualcun altro, sono lo specchio di una carenza più profonda, che non si sa come affrontarla ed uscirne.
Una storia di solitudine, di vuoto interiore, che mostra le difficoltà di una giovane ragazza a trovare un senso, un appiglio per riuscire a cambiare una realtà che la sta travolgendo portandola sempre più a fondo, col rischio di non essere in grado a risalire.
Una storia che rivela quanto spesso siamo noi i peggiori critici di noi stessi. Pronti a giudicarci con severità e intransigenza.
Consigliato se cercate una storia che dia spunti di riflessione sulla ricerca di un senso di soddisfazione e benessere.
Valentina
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