Catania/ Biancavilla 1827
La giovane Ginevra Lanzafame lascia il collegio delle suore benedettine di Catania per far ritorno a Biancavilla, nella lussuosa residenza di famiglia, dopo dieci anni.
Cresciuta senza la madre e con un padre anaffettivo, dopo la morte di quest'ultimo, decide che niente e nessuno potranno più gestire la sua vita.
Il fatto di dover vivere sotto lo stesso tetto con il proprio tutore le creerà non pochi problemi.
Tancredi è stato adottato da bambino dal defunto nonno di Ginevra.Cresciuto e allevato come un gentiluomo non dimenticherà mai le proprie umili origini e dover essere a capo un casato tanto importante, per lui rappresenta più un onere che un privilegio e ritrovarsi quella ragazza in casa, pensare a darle un marito,non fanno che radicare in lui queste convinzioni.
Tancredi ricorda Ginevra bambina, quando correva sempre da lui in cerca di conforto dopo i continui rimproveri del padre.
Lei ha impresso nella memoria un giovane dall'animo gentile, con bellissimi e profondi occhi blu e un sorriso incantevole.
Ma gli anni sono passati ed entrambi sono cambiati.
Lui è diventato l’affascinante Conte Tancredi Lanzafame Ravardone di Torrecallicari, un uomo taciturno, desiderato e amato dalle donne.
Ginevra adesso è una giovane e bellissima ereditiera, piena di ideali e un ' indole risoluta.
Tra battibecchi, cavalcate nelle splendide campagne biancavillesi e baci rubati, la passione tra i due scorre come la lava dell'Etna. A Muntagna ,che, maestosa sembra osservarli in lontananza.
Un oscuro segreto però pesa sulla vita dell'ignara Ginevra.
Una clausola testamentaria e una mano effimera nascosta dall'ombra minacceranno i sentimenti che malgrado tutto sbocceranno tra lei e Tancredi.
Effimeri omicidi, complotti, passioni irrefrenabili saranno i protagonisti indiscussi di questa storia.
E chi mai sarà la misteriosa cortigiana che ogni notte sceglie un diverso amante regalandogli la carta che ritrae la donna di picche?
Oggi parliamo di un romanzo storico a cui l'autrice ha lavorato per tanto tempo prima di pubblicarlo, e inizio come sempre ringraziando Giusy per la possibilità di leggerla e collaborare con lei.
Ginevra e Tancredi Lanzafame, appartengono ad una famiglia di nobili origini.
Ginevra è la figlia del conte Lanzafame, orfana di madre da bambina e cresciuta con un padre che non ha mai mostrato affetto nei suoi confronti.
A starle accanto c'è stato solo lo zio Tancredi, finché, non viene allontanata per diventare quello che la società dell'epoca si aspetta da una donna, una moglie devota e accondiscendente.
Tancredi ha origini modeste ma è stato adottato dalla famiglia Lanzafame, acquisendone il prestigio.
Opposto al fratellastro, ha sempre mostrato particolare affetto per la nipotina.
Quando però a distanza di anni ne diventa tutore, ogni equilibrio viene spazzato via.
Ginevra è diventata una giovane donna intelligente, arguta, ribelle e bellissima.
I sentimenti che entrambi provano sono tutt'altro che di semplice affetto.
Ginevra vede il Tancredi un uomo affascinante, gentile, il suo eroe.
Crescendo sono cresciuti anche i sentimenti che prova per lui.
Allo stesso tempo, complice la giovane età, è quasi rassegnata a non essere vista con gli stessi occhi da lui.
Tancredi d'altra parte, sa che Ginevra è proibita.
Deve occuparsi di lei in quanto unico parente, ma allo stesso tempo il suo cuore è di tutt'altra opinione.
Averla accanto, vivere sotto lo stesso tetto, porta a galla ciò che ha sempre cercato di negare
Mi piacciono i romanzi storici, ma ammetto che non sempre ne rimango totalmente soddisfatta.
In alcuni casi non viene posta la giusta attenzione al periodo in cui si ambienta la storia, in altri mi è capitato di trovare una trama e dei protagonisti un po' "piatti" .
Conoscendo e apprezzando già lo stile di Giusy, le mie aspettative erano alte quindi!
E devo ammettere che questa storia le ha superate!
Ho trovato attenzione al linguaggio, al contesto in cui si svolgono le vicende, i ruoli che hanno i due protagonisti all'interno della società in cui vivono non vengono snaturati ma allo stesso tempo non risultano monotoni o troppo "vecchi".
Ginevra è giovane e come tale ho apprezzato la sua freschezza, la sua ingenuità, la sua voglia di vivere, senza risultare "stonata" o fuori luogo per il periodo in cui vive.
Tancredi a sua volta è un uomo, è più maturo, e i suoi dubbi sono più che capibili.
Risulta essere un vero e proprio gentiluomo, degno del suo rango, ma è allo stesso modo in grado di discostarsi dalle aspettative di una società ancora arretrata sotto certi punti di vista.
Un altro punto a favore di questa storia, sono i personaggi secondari.
I "cattivi" sono ben inseriti.
Intrighi, macchinazioni, complotti tengono viva l'attenzione di chi sta leggendo, creano suspense e una buona dose di trepidazione per scoprire come verranno smascherati!
Allo stesso modo i "buoni" che affiancano Ginevra e Tancredi, arricchiscono la trama e ognuno di loro svolge un ruolo fondamentale.
Intrighi, macchinazioni, complotti tengono viva l'attenzione di chi sta leggendo, creano suspense e una buona dose di trepidazione per scoprire come verranno smascherati!
Allo stesso modo i "buoni" che affiancano Ginevra e Tancredi, arricchiscono la trama e ognuno di loro svolge un ruolo fondamentale.
Che dire in conclusione, Giusy ha aspettato tanto per dar vita a questa storia, ma ne vale sicuramente la pena!
Consigliato!
Valentina
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