Sono Jonathan Garlenau e sono stato il primo gigolò del Six Senses. Per anni ho intrecciato la mia esistenza con Irina, siamo legati da un rapporto unico e irrisolto, un filo teso tra attrazione e silenzi. Lavoro per lei, ma la verità è che non sono mai riuscito a considerarla solo una collega e un’amica. Poi una notte è cambiato tutto.
Il mio mondo è scomparso: la luce, i colori, i volti... tutto svanito. Ma c’era lei, Irina, sempre accanto a me, come mai prima. Mi dice che mi ama. E io? Come faccio a crederle? Io non voglio essere un peso, un’ombra della vita che avevo. Ma, allo stesso tempo, non posso fare a meno di lei.
Sono Irina Vassileva e sono la creatrice del Six Senses, pensavo che bastasse a colmare il vuoto che la scomparsa di Robert aveva lasciato nella mia vita. Ma la mia anima non ha mai trovato pace, tranne che con Jonathan.
Un giorno dopo l’altro, un anno dopo l’altro, senza nemmeno accorgermene, mi sono avvicinata a lui. Finché quella notte tutto è cambiato. Jonathan, la mia unica certezza, la mia unica verità ora è perso, senza luce, senza la forza di vedere ciò che provo davvero per lui.
Le porte del Six Senses si aprono per l’ultima volta, svelando l'inizio e la fine delle storie dei garçon più affascinanti di Parigi, dove ogni amore trova il suo destino.
Con questo volume arriviamo alla conclusione della serie, e inizio come sempre ringraziando Antonia per avermi dato nuovamente la possibilità di collaborare con lei.
Non potevamo concludere le vicende dei ragazzi del Six Senses, se non con colore che hanno dato origine a tutto, Jonathan e Irina.
Amici, confidenti, hanno visto nascere e crescere il Six Senses e i ragazzi che ne hanno fatto parte.
Jonathan è giovane quando arriva a Parigi.
E anche dietro la sua scelta, c'è un obiettivo più grande.
Dare un futuro alla sorellina minore, Belle.
Fin da subito rimane affascinato da Irina, ma il legame che si forma tra loro rimane per lungo tempo sul piano amichevole e lavorativo.
Fin da subito rimane affascinato da Irina, ma il legame che si forma tra loro rimane per lungo tempo sul piano amichevole e lavorativo.
Per Irina il Six Senses significa rinascita, dopo aver perso l'uomo che amava, trova nel lavoro un motivo per andare avanti.
Il loro è un rapporto che va oltre la semplice attrazione.
Sono legati da un sentimento che dura da anni, che è cambiato e cresciuto con loro.
E forse. proprio per questo, è ancora più difficile accettarlo, col rischio che, se dovesse andar male, perderebbero tutto.
E forse. proprio per questo, è ancora più difficile accettarlo, col rischio che, se dovesse andar male, perderebbero tutto.
Quando però la vita ti mette di fronte all'incertezza e al dolore, forse è il momento in cui tutto si fa più chiaro.
Prendere consapevolezza dei propri sentimenti, volerli vivere al massimo diventa la scelta giusta, godersi il presente perchè il futuro è sconosciuto e non si sa cosa potrebbe succedere.
Tra tutte le storie lette, questa è sicuramente quella che si sviluppa in modo più graduale.
Jonathan e Irina vivono fianco a fianco per anni, ognuno conduce la sua vita senza spingersi oltre nel definire il loro rapporto.
Se Jonathan sa fin da subito cosa prova per Irina.
Per lei il percorso di accettazione dei suoi sentimenti è più lungo.
Nella sua testa, e anche nel suo cuore, rimane sempre il ricordo dell'amore per Robert, l'uomo che ha perso, e si sente quasi come se lo stesse tradendo.
In realtà, quello che prova per Jonathan è diverso, più maturo, più consapevole, ma non per questo meno intenso o importante!
Nella sua testa, e anche nel suo cuore, rimane sempre il ricordo dell'amore per Robert, l'uomo che ha perso, e si sente quasi come se lo stesse tradendo.
In realtà, quello che prova per Jonathan è diverso, più maturo, più consapevole, ma non per questo meno intenso o importante!
Un amore romantico e sofferto che chiude un cerchio.
Una serie che confermo rimarrà nel mio cuore!
Consigliato!
Valentina

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